La modernizzazione della rete di edicole italiane è una necessità. Per questo ci sembra assolutamente controproducente e inopportuno proporre – come ha fatto il Segretario Generale di Sinagi, Giuseppe Marchica – di distogliere i 10 milioni di euro di fondi previsti per il sostegno all’informatizzazione, senza i quali il processo di ammodernamento della rete di vendita si bloccherà inevitabilmente.
Rigettiamo completamente anche l’idea di riallocare questi fondi, destinati alla rete di vendita dei quotidiani, in un non meglio precisato “Ticket Cultura” da utilizzare pure per l’acquisto di libri. Così, a chi vende informazione su carta stampata, non arriverebbe nulla. Essendo impossibile riconoscere un vantaggio fiscale anche a chi acquista giornali, visto che non esiste notoriamente l’obbligo dello scontrino di cassa, il bonus verrebbe dirottato solo a chi sottoscriverà abbonamenti come, del resto, ha chiesto la Fieg nel convegno degli editori del 26 febbraio scorso.
Come Fenagi, abbiamo sempre puntato sull’informatizzazione per qualificare l’operatore, rendere più efficiente il rapporto con la distribuzione, nazionale e locale, e rilanciare il ruolo della rete di vendita. Le edicole dovranno diventare un network di servizi di vicinato, da quelli amministrativi a quelli informatici, mantenendo agli utenti la possibilità di accedere al mondo dell’informazione tradizionale. E’ la strada giusta per ridare dignità ed efficacia alla rete di vendita delle edicole: non ci possiamo permettere passi indietro.