Il 24 novembre, presso il Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio, su convocazione dello stesso si sono incontrati Fieg, Anadis, Ndm e Sindacati degli edicolanti per affrontare il tema della informatizzazione della filiera.
L’esigenza di arrivare al più presto ad un progetto condiviso, è data dall’imminente obbligo di tracciare le copie vendute del prodotto editoriale posto in vendita nei diversi esercizi commerciali previsto dall’ l’Art. 4 della Legge 63/2012.
Ne corso della dibattito le parti hanno espresso le proprie valutazioni di merito riconoscendo l’importanza dell’avvio di un progetto che contenga le seguenti caratteristiche:
• Salvaguardia delle infrastrutture esistenti. I sistemi informatici in essere che collegano i punti vendita con il Distributore locale saranno mantenuti. (Si stima che oggi sono informatizzate circa 13.000 rivendite; di queste circa il 60% legge regolarmente il codice a barre del prodotto nella fase di vendita)
• Ricerca dei requisiti tecnici minimi per un software di comunicazione dei dati che permetta una implementazione minima e costi contenuti per l’adeguamento dei sistemi informatici su territorio
• Ripartizione dei costi su tutti i soggetti coinvolti (Editori-Distributori-Rivenditori ) a geometria variabile
• Recupero dei costi sostenuti dalle rivendite attraverso l’utilizzo del Credito d’imposta previsto da un Decreto del Governo per un tetto massimo a tredici milioni di euro, nel biennio 2016-2017
Su queste basi c’è stata la condivisione generale dell’obbiettivo di informatizzare la rete ed, allo scopo, la Federazione Editori si è impegnata a fornire nei prossimi giorni sia al Dipartimento che alle Associazioni delle rivendite di giornali, le linee guida del progetto sul quale esprimere le nostre valutazioni di merito.
La proposta verrà poi elaborata dal Governo e discussa a partire dalla prossima riunione, fissata per il 22 dicembre.