Di seguito la lettera del Coordinatore nazionale Anselmi su consegna quotidiani a domicilio
“Come sapete lo scorso 20 Marzo la Fenagi non ha condiviso il contenuto del protocollo Fieg OOSS ed ha lasciato la trattativa.
Il motivo per il quale la scrivente Federazione non ha continuato il confronto sta nel fatto che le proposte economiche e finanziarie, avanzate a tutela dei rivenditori, sono state puntualmente respinte.
Per ultimo non è stata accolta la possibilità di un riconoscimento economico minimo per il servizio di consegna a domicilio, al fine di ammortizzare gli eventuali costi sostenuti.
Indipendentemente dalla firma o meno del protocollo, la Fenagi è sempre disponibile a valutare proposte per organizzare vendite aggiuntive, sia che vengano dagli editori, sia dai distributori nazionali o locali, a patto che queste prevedano un compenso e non comportino aggravio di costi.
Negli incontri che abbiamo avuto con i distributori nazionali, qualche tempo fa, avevamo espresso chiaramente questo concetto arrivando a proporre condizioni commerciali diverse e innovative che avevano riscosso attenzione, o almeno così ci era parso.
Approfittare di questa crisi sanitaria, per la quale la categoria ha dimostrato, comunque, di rispondere con un senso di responsabilità sopra ogni aspettativa, per cercare di costringere gli edicolanti a forme di vendita porta a porta per le quali, visti i costi da sostenere, è più probabile rimetterci che incrementare i guadagni, è sicuramente inaccettabile”.