Giovedì 22 maggio i lavoratori poligrafici saranno in sciopero nazionale per protestare contro il mancato intervento dei governi a tutela dei lavoratori esodati del settore editoriale, in tale condizione per effetto della riforma Fornero del 2012 e della prevista retroattività del sistema previdenziale nazionale. Nonostante le recenti dichiarazioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti circa la propria disponibilità ad ascoltare le parti sindacali sul tema, dal 3 marzo ad oggi, e nonostante le innumerevoli sollecitazioni, non ha mai convocato i sindacati. “Insieme alle parti datoriali, avevamo sostenuto, nel corso delle audizioni di Camera e Senato già nel 2013, la necessità di procedere con gradualità e senza retroattività nell’applicazione del regolamento dell’armonizzazione, per evitare di infliggere l’ennesimo durissimo colpo ai lavoratori del settore poligrafico e grafico editoriale” dichiarano i sindacati di categoria in una nota congiunta.
“Il ministro successivo, Giovannini, dopo aver in prima battuta ignorato i pareri delle commissioni di Camera e Senato che andavano nella stessa direzione e a seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori, aveva convocato le parti per un confronto in cui definire le modalità con cui risolvere le anomalie generate dall’entrata in vigore del regolamento stesso – aggiungono le sigle sindacali -. Confronto che aveva individuato soluzioni percorribili per evitare ulteriori eserciti di esodati. I lavoratori hanno risposto responsabilmente congelando scioperi e manifestazioni, ma è mancata l’autorizzazione del ministero a quelle soluzioni scelte per gestire la situazione. Da quel momento – concludono nella nota congiunta – i rapporti con il ministero del Lavoro si sono bruscamente interrotti, anche a causa del cambio di governo”.