“Occorrono nuove strategie offerta e riorganizzazione filiera”
Il mondo delle edicole è in crisi, lo abbiamo ricordato solo pochi giorni fa comunicando gli ultimi dati: dal 2004 al 2014 hanno chiuso senza essere sostituite circa 10mila rivendite tra edicole e negozi di giornali e riviste. Complessivamente la rete è passata da un totale di 40mila punti vendita a poco meno di 30mila, per una riduzione complessiva del 25%. Non saranno però soluzioni da sharing economy come quella “Leggi e vendi”, recentemente lanciata, a risolvere la situazione.
E’ quanto afferma il presidente di Fenagi-Confesercenti, Giovanni Lorenzetti. “Dopo anni di nostre proteste – sottolinea – gli editori non inseriscono più nei loro siti web tutti gli articoli del giornale per favorire l’interesse all’acquisto delle copie nelle edicole, proprio noi oggi dovremmo dare in lettura i quotidiani anziché venderli, rimettendo il 30% sul costo della copia?”
“Per rilanciare l’interesse e riportare i clienti alle edicole – aggiunge – dovremmo iniziare a gestire il prodotto editoriale diversamente e con rigidità sul piano dell’ offerta del prodotto e ragionare su incentivi di aggio rapportati su livelli di vendita raggiunti. Dovremmo iniziare a pensare come essere protagonisti per la gestione degli abbonamenti sia su carta che on line, oltre che estendere l’accordo raggiunto con la Regione Lombardia sul piano Nazionale”.
“E comunque, come ho ribadito recentemente – conclude Lorenzetti – ormai è imprescindibile una riorganizzazione e riqualificazione di tutta la filiera della distribuzione e vendita. Per questo Fenagi chiede al Governo di recuperare la rete delle edicole tradizionali come canale dedicato alla vendita del prodotto editoriale cartaceo. Una rete che favorirebbe la copertura sul territorio nazionale e darebbe agli editori la garanzia di un’offerta plurale”.